Con il suo caratteristico fiore bianco e giallo e il suo dolce profumo, la camomilla è conosciuta e utilizzata da migliaia di anni. Le prime notizie sull’utilizzo di questa pianta si ritrovano nel papiro egizio di Ebers, che risale al 1506 A.C., anche se pare che l’utilizzo principale inizialmente era per abbassare la febbre e curare la pelle, facendo parte di una moltitudine di unguenti, rimedi e pozioni magiche. Secondo loro, era come un regalo del Sole alla Terra, quindi la consacrarono al Dio Ra. Gli antichi Greci, invece, notarono come il suo odore caratteristico ricordi il profumo del fiore di melo, per questo decisero di chiamarla khamaìmelon che tradotto significa “mela della terra” o “piccola mela”, successivamente latinizzato in chamomilla. La Camomilla, il fiore della calma, così definito per l’infuso che si ricava dalla sua essenza, è capace di placare lo spirito e donare pace e sollievo con il suo sapore dolce ed avvolgente, ed è ancora oggi considerata un valido alleato per la nostra salute. Nonostante sia utilizzata da migliaia di anni, oggi sappiamo che gli antichi avevano ragione circa di incredibili proprietà di questa pianta: la camomilla, grazie ad alcune sostanze contenute nell’olio essenziale (camazulene. Flavonoidi, alfa-bisabololo ecc) ha poteri antinfiammatori simili, a parità di peso, a quelli del cortisone, e ha un’azione anche a livello digesti- vo e per la salute dei capelli. Queste sostanze, oltre ad avere le suddette proprietà curative, gli conferisco- no anche il caratteristico sapore e il colore ambrato dell’infuso che si ricava dalle sommità fiorite. Che sia davvero un regalo del Dio Ra, o semplicemente un piccolo melo che si fa strada fra i prati di campagna, la camomilla è una delle alleate più valide contro la vita frenetica del nostro tempo.