Menta

C’era un giorno una ninfa Bellissima chiamata “Myntha”, creatura di una bellezza fuori dal normale, di cui Plutone si innamorò perdutamente. Sua moglie Proserpina però si accorse dell’invaghimento del marito, e in un gesto di rabbia trasformò la povera ninfa in una piccola piantina, e Plutone, come ultimo gesto d’amore, gli donò il caratteristico profumo. Della menta si hanno molteplici notizie sull’uso che se ne faceva nell’antichità: Galeno e Discoride segnalavano che veniva utilizzata come afrodisiaco. Le spose per ingraziarsi i mariti intrecciavano i fusti odorosi nelle corone nunziali. Gli antichi Greci la usavano insieme ad altre erbe aromatiche anche nei riti funebri, anche se in questo caso si pensa avesse un utilizzo pratico dato che il forte odore della pianta contribuiva a coprire quello dei defunti. Alcuni testi latini riportano che ai soldati veniva vietato il consumo di menta, perché li avrebbe distolti dalle lotte contro il nemico facendogli preferire di più i piaceri della carne. Grazie alla presenza del Mentolo, del Mentone, ossidasi, perossidasi, Vitamina C, Acido fenolico e Flavonoidi, la menta è una pianta dalle molteplici applicazioni: è uno dei rimedi più efficaci contro l’alitosi, ha un azione decongestionante, rilassa lo sfintere esofageo, riducendo il volume dei gas intestinali, ha un’azione antisettica e analgesica (soprattutto per emicranie e cefalee), ed oltre a tutto questo ha un sapore unico, capace di diventare parte di piatti dolci, salati, liquori, bevande, caramelle e altro ancora. Insomma, non sapremo mai se Plutone quel giorno voleva farci un regalo, ma noi lo ringraziamo lo stesso per averci donato una pianta così speciale. 

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